Friûl: i paîs da la memorie

La cultura friulana descritta e rievocata in disegni che sanno riassumere i tratti distintivi del nostro popolo, disegni che emozionano e riportano nei contesti di un Friuli dalle radici secolari. E’ un concentrato di friulanità quello sprigionato nel libro Friûl: i paîs da la memorie, progetto editoriale che raccoglie oltre duecento disegni a colori dell’artista di Silvella, Otto D’Angelo. Il pittore ci regala una preziosa testimonianza sulla gente e sul Friuli di un tempo. Una carrellata di immagini che riproducono situazioni, vicende, eventi proposti con l’abilità del maestro. Sono episodi significativi e ricorrenti nella vita rurale, scenario presente nella maggior parte della produzione dell’artista che nutre un fortissimo legame con la sua terra come tutti i friulani emigrati all’estero e poi rientrati a casa. Come sottolineava Carlo Sgorlon, il contadino friulano è legato alla sacralità della terra e delle proprie tradizioni. E D’Angelo ha interpretato sapientemente questi sentimenti raffigurando gli usi contadini, i sentimenti religiosi, il folclore, ovvero tutti quegli elementi connaturati alla cultura friulana. Sfogliando il libro si ha la possibilità di scoprire gli ambienti del Friuli di ieri e imparare le tradizioni di un’epoca finita. Le vicende di un Friuli lontano dall’attuale quotidianità, dunque, ma emblematico di un passato la cui memoria va coltivata perché è in quel contesto che la gente del Friuli si è forgiata. E in tale senso il volume può assurgere a importante strumento di memoria collettiva.