Silva Bon
142 pagine, brossura
Dimensioni: 17x 24 cm
2007
Il “fare” dei “Giusti”, dei quasi quattrocento “Giusti d’Italia” proclamati dallo Stato di Israele (sono diciassettemila in tutta Europa) costituisce l’immagine migliore che il nostro paese può contrapporre alla viltà della persecuzione, al conformismo, all’abitudine alla violenza nei confronti del diverso che sono stati parte innegabile del nostro lungo viaggio collettivo attraverso la dittatura fascista. È giusto ricordare che accanto alle migliaia di denunce anonime, alla spoliazione dei beni ebraici, al non voler sapere di tanti c’è stato anche l’agire in nome della solidarietà di tante persone di diverse estrazioni sociali e delle più diverse convinzioni politiche. Sono i “Giusti” di cui si parla nel libro, senza retorica e senza indulgere all’agiografia. La loro personalità emerge solo nella memoria dei “salvati”, delle loro storie di vita a cui il “fare” dei “Giusti” è indissolubilmente legato.
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Silva Bon
142 pagine, brossura
Dimensioni: 17x 24 cm
2007